IL NOME DELLE COSE – 3. Dislocati nell’altrove
Dove siamo? Persino mentre scrivo questo pezzo controllo Facebook, le mail, faccio refresh sull’online di Repubblica, Guardian, Washington Post, Jacobin Italia. Non riesco a concentrarmi per più di...
View ArticleIL NOME DELLE COSE – 4. Geografia dei corpi o, di un volto giapponese in metrò
Ti ho vista nel vagone mentre gli altri guardavano fissi gli schermi a millenovecentoventi per milleottanta pixel dello smartphone, immersi ovunque tranne che lì. Occhi a mandorla. Pensando “geisha”...
View ArticleIL NOME DELLE COSE – 5. Tutto ciò che vedo di bello è del secolo scorso
I cieli del mondo solcati da dirigibili. Dirigibili sopra i cieli di Monrovia. Karthoum. Londra. Norfolk. Delhi. Milano. Dirigibili sopra Berlino. Montreal. New York. Kinshasa. Parigi. Tokyo. Balene...
View ArticleIL NOME DELLE COSE – 6. La faglia
E poi c’è la faglia spazio-temporale che tutti, in qualche modo, avvertiamo. Il tremore sotto le gambe, il tellurico, l’inarginabile senso di vibrazione sotto i piedi. La faglia è la sensazione di...
View ArticleIL NOME DELLE COSE – 7. La fine della civiltà contadina
Siamo passati da una società basata sul baratto, che confidava nelle stagioni e nel sottostare alle leggi di natura, a una società opulenta, tutto sommato indifferente al clima, alle temperature, alla...
View ArticleIL NOME DELLE COSE – 8. Scrivere come leggere, o del debito letterario e...
Fernando Pessoa lavorava come corrispondente commerciale estero per alcuni uffici commerciali. Scrive tra gli altri Il poeta è un fingitore e il Libro dell’inquietudine. Cosa significa lavorare e...
View ArticleIL NOME DELLE COSE – 9. Chi ha perso lo sa
Ho scritto il testo che segue un po’ di tempo fa. Ieri ho appreso la morte di un autore che conoscevo solo di nome, il cui destino mi ha fatto riflettere ulteriormente sullo strano mestiere di vivere....
View ArticleIL NOME DELLE COSE – 10. La paura, la notte, il bosco, tutto quel che resta
(Foto di Rachel Claire da Pexels) Cos’è la paura lo scopri andando di notte nel bosco. Da solo o con un amico. I rumori nel buio, i piccoli schiocchi secchi a cui non ci si abitua. Un rumore lontano e...
View ArticleIL NOME DELLE COSE – 11. È già troppo tardi
Il mondo è troppo grande perché si riesca a salvarlo, ha ragione Jonathan Franzen (qui la mia intervista per La Stampa a pochi mesi dall’uscita italiana). I livelli di inquinamento che abbiamo...
View ArticleCambogia reportage blogdiary 6
Phnom Penh è come tutte le metropoli del mondo: tutto costa il doppio e decade il principio della convenienza. Se venite qui preparatevi, non allo sgarbo delle città occidentali, ma nemmeno a essere...
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